Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia rappresenta la conclusione – e presenta gli esiti – di due progetti di scavo nati in seno al Comitato Pavia Città di Sant’Agostino, in collaborazione con l’Associazione Piccolo Chiostro San Mauro, grazie al supporto fondamentale dell’Associazione L’Italia Fenice (AIF).
Pavia, infatti – capitale di regno per cinque secoli – ospita le reliquie di sant’Agostino, traslate dalla sardegna nel 723 per volere del re longobardo Liutprando. Quattro secoli e mezzo più tardi la sepoltura dello stesso re fu trasferita dal mausoleo regio di Sant’Adriano accanto al corpo di Agostino nella ricostruita basilica del monastero imperiale di San Pietro in Ciel d’Oro, dove rimase fino al 1895. Le ossa di Liutprando furono allora rimosse dal loculo interrato per essere studiate e ricollocate nella basilica nel 1923, XII Centenario della traslazione del santo, dentro il pilastro recante l’iscrizione «HIC IACENT OSSA REGIS LIUTPRANDI».
Il Comitato Pavia Città di Sant’Agostino, in preparazione del XIII Centenario del 2023, ne ha quindi programmati la ricognizione, lo studio con le più aggiornate tecniche analitiche e la rideposizione.
In contemporanea, nell’altro ex-monastero imperiale di San Salvatore, il gruppo di ricerca ha verificato anzitutto se resti delle sepolture dei re longobardi della dinastia bavara fossero ricoverati in una nicchia sulla controfacciata della basilica rinascimentale, dietro l’epigrafe che ricorda «LONGOBARDORUM REGUM OSSIBUS HIC IACENTIBUS».
Gli esiti della fortunata esperienza di scavi hanno portato anche alla scoperta di una necropoli presso San Salvatore e di fondazioni di un’ampia curvatura absidale a est di San Pietro in Ciel d’Oro, di cui si offre un’anteprima in questo volume.
L’AIF, costituita nel 2014 «allo scopo di preservare le espressioni – sia fisiche sia ideali – della tradizione culturale italiana e, laddove possibile, di mantenerne vitale lo spirito», sta sostenendo in diverse città iniziative, di ricerca e formative, di alto livello culturale: dalla promozione di convegni scientifici con pubblicazione degli atti, all’istituzione di borse di studio universitarie postlaurea, soprattutto nel campo dell’archeologia e della letteratura latina, senza trascurare la realizzazione di concerti e premi per concorsi scolastici.
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