Nel 2014, i tunisini hanno votato per eleggere il nuovo parlamento e il presidente della Repubblica, e in tutto il mondo si è festeggiato il successo della transizione politica alla democrazia. In quell’occasione, per la prima volta, i tre turni di voto dei tunisini residenti in Italia sono stati oggetto di un monitoraggio ufficiale coordinato dall’Associazione PONTES dei Tunisini in Italia, accreditata presso l’Istanza che ha organizzato le elezioni tunisine (ISIE). Un team congiunto di ricercatori dell’Università di Urbino e di PONTES Italia ha partecipato al monitoraggio di queste elezioni nelle vesti di osservatori internazionali nei seggi e ha studiato questo esercizio di cittadinanza cross-border sul suolo italiano, per riflettere sull’esercizio dei diritti politici in contesti di mobilità nel Mediterraneo.
Il volume presenta i risultati della ricerca, patrocinata dalla Direzione Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Euro-Mediterranean University (EMUNI). I saggi analizzano i mutamenti dell’appartenenza e dell’idea di cittadinanza nelle diaspore, la mobilitazione dei tunisini in Italia, la partecipazione, la comunicazione politica, l’educazione alla cittadinanza, ecc. Il caso della Tunisia e dell’Italia, due classiche “nazioni diasporiche”, si presta meglio di ogni altro per riflettere su questi temi, sulle sponde di un Mediterraneo che è incoronato dalla storia come area privilegiata di connessioni.
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