Esaurito
Il tema dei diritti collettivi, o ‘usi civici’ secondo la terminologia corrente, soprattutto dalla fine dell’Ottocento ha attirato l’attenzione di molti studiosi di storia giuridica che non hanno mancato di cogliere il peculiare interesse di questi istituti, “reliquie”, sì, di un mondo rurale antichissimo, di un’Europa ancora ignara delle meraviglie e delle sventure delle civiltà avanzate, ma anche espressione di una cultura giuridica che ha vissuto per secoli in disparte, quasi in silenzio, accanto a quella romanistica ufficiale, testimoniando una volta di più il carattere poliedrico, talora insospettabilmente complesso, del nostro Medioevo (e di conseguenza dei secoli XVI-XVIII, ancora per molti aspetti legati al vecchio ordine).
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